mercoledì 12 maggio 2010

Incontri - Doc 08

Manutenzione minima
In Windows sono disponibili alcuni programmi utili per fare una manutenzione di base del nostro computer.
Con tali strumenti si può effettuare la pulizia di file non più utilizzati, la verifica dei dati scritti sull’hard disk e la deframmentazione dei file.

Pulitura Disco

Con il tempo sul disco del pc rimangono memorizzati diversi file che non vengono più utilizzati.
Tali file oltre ad occupare spazio sul disco, possono essere dannosi, specialmente i file temporanei di Internet Explorer, perché possono contenere spyware che raccolgono, a nostra insaputa, le informazioni personali per inviarle su internet.

1) Per avviare l’utilità di “Pulitura del disco”, aprire Risorse del Computer (Computer su Windows 7):


2) si aprirà la finestra corrispondente in cui sono elencate tutte le unità del pc, (hard disk, DVD, ecc.) :














3) la pulitura, di solito, va fatta sulle unità “Disco locale”.
Cliccare una volta con il tasto destro del mouse e poi selezionare la voce “Proprietà” dal menu visualizzato:













4) si aprirà una finestra da cui bisogna selezionare il bottone “Pulitura disco”:






















5) Il programma di pulitura avvierà una verifica dei file che sono potenzialmente da cancellare. Un messaggio informerà dell’operazione in corso. Attendere che questa fase sia terminata (su computer obsoleti possono occorrere diversi minuti):









6) Terminata la verifica, viene visualizzata la finestra che elenca le tipologie di file che possono essere cancellati.






















7) Se non si sa bene quali cancellare, possono essere selezionate con tranquillità le voci:

Programmi scaricati
File temporanei Internet
Cestino

Quindi premere il bottone “OK” per avviare la pulitura. Comparirà un messaggio di avviso, per conferma:








8) Selezionando “Si”, verrà visualizzata una finestra con l’indicazione delle operazioni eseguite e l’avanzamento:









9) Al termine, chiudere le finestre precedentemente aperte.
Ripetere, eventualmente, questa procedura per tutti gli hard disk

Correzione errori disco

Per migliorare le prestazioni del computer, può essere utile controllare l'integrità dei file salvati sul disco rigido con l'utilità “Controllo errori”.
Nel disco rigido possono esserci dei settori danneggiati. I settori danneggiati rallentano la funzionalità del disco e a volte rendono difficile o addirittura impossibile la scrittura dei dati o il salvataggio dei file. L'utilità Controllo errori effettua la scansione del disco rigido alla ricerca di settori danneggiati e di eventuali errori del file system (la struttura in base alla quale vengono memorizzate le informazioni: unità, cartelle, file, ecc.), per verificare che non vi siano file o cartelle danneggiate o illeggibili.


1) Per avviare l’utilità procedere come nella procedura precedente fino al punto 3), dalla finestra delle proprietà del disco, selezionare la voce “Strumenti”:

 




















2) Selezionare il bottone “Esegui ScanDisk” dalla sezione Controllo errori:

 




















3) Verrà visualizzata la finestra con le impostazioni di controllo, selezionare le opzioni desiderate (normalmente entrambe) a premere il bottone “Avvia” :














4) Normalmente un messaggio avviserà che l’operazione richiesta non può essere avviata al momento, ma si può impostarla in modo che venga eseguita al successivo avvio del computer:






 5) Confermare e chiudere tutte le finestre precedentemente aperte. Al successivo avvio del computer, scandisk eseguirà il controllo del disco selezionato. Ripetere, eventualmente, la procedura anche per gli altri hard disk.

Deframmentazione
La frammentazione del disco rallenta le prestazioni generali del sistema. Se i file sono frammentati, quando uno di essi viene aperto viene eseguita una ricerca sul disco rigido per ricostruirlo. Tale operazione può richiedere diverso tempo, a seconda del grado di frammentazione.
La deframmentazione ottimizza la disposizione dei file in modo che ognuno di essi occupi uno spazio contiguo sul disco. In tal modo la lettura e la scrittura sul disco risulteranno più veloci.

1) Selezionare la voce “Strumenti” dalla finestra Proprietà come al punto 1) della procedura precedente e selezionare il bottone “Esegui Defrag” dalla sezione Deframmentazione:

 




















2) Verrà visualizzata la finestra “Unità di deframmentazione dischi”. Selezionare un disco alla volta dall’elenco visualizzato e premere il bottone “Analizza”, per verificarne lo stato di deframmentazione:
















3) Comparirà un messaggio con il risultato dell’analisi, nel quale verrà suggerito di deframmentare il disco in esame, se necessario. Si può scegliere di avviare comunque la deframmentazione con il relativo bottone:

 








4) La deframmentazione può essere un’operazione lunga, soprattutto in computer obsoleti. Sarebbe buona norma eseguire l’operazione lasciando lavorare il computer, senza utilizzarlo ulteriormente.
In ogni caso l’operazione può essere sospesa o fermata, in qualsiasi momento, tramite i relativi bottoni.
Può essere rischioso se venisse a mancare l’alimentazione al computer mentre è in corso una deframmentazione, per cui bisogna assicurarsi che non manchi mai la corrente:

 














5) In Windows 7 le finestre sono leggermente differenti. In ogni caso le azioni da compiere sono le stesse (Analizza Disco e Deframmenta Disco):

 
















6) Sempre in Windows 7, si può programmare la deframmentazione automatica tramite il bottone Configura pianificazione:


















6) Chiudere tutte le finestre precedentemente aperte. Ripetere, eventualmente, la procedura anche per gli altri hard disk.

 Backup

Col termine backup, generalmente, si intende il salvataggio di singoli file, o di tutto il contenuto degli hard disk su altri supporti di memorizzazione. Lo scopo del backup è creare una copia di sicurezza dei nostri dati. Nel caso in cui l’hard disk normalmente utilizzato si danneggi, può essere tranquillamente sostituito da uno nuovo, sul quale possono essere ripristinati i file salvati in precedenza. Per cui il backup è un’operazione che VA FATTA SEMPRE E PRIMA POSSIBILE, il grado di urgenza è direttamente proporzionale all’importanza dei file da salvare.
Prima o poi tutti i supporti di memorizzazione diventano inutilizzabili e per non piangere sulle foto perse per sempre o sulla tesi irrimediabilmente danneggiata, bisogna organizzare un bel backup.
Per uso domestico, fondamentalmente, si possono utilizzare due tipi di backup:

copia di singoli file o intere cartelle
copia bit a bit dell’intero contenuto del disco (creazione immagine o clonazione)

Per il primo tipo, come supporto di memorizzazione per la copia di sicurezza dei file, a seconda delle dimensioni si può utilizzare una chiavetta USB oppure un disco esterno. L’operazione di copia è banale e si esegue nella maniera già nota.
Vantaggi: si possono salvare e ripristinare esattamente i file scelti
Svantaggi: occorre che windows sia installato prima di ripristinare i file

Per il secondo tipo è necessario un disco esterno. Per la creazione dell’immagine del disco di origine, esistono diversi prodotti commerciali. Il più conosciuto è il Symantec Ghost. In Windows 7 è stata aggiunta la funzionalità di creazione immagine di sistema all’interno dell’utilità di backup.
Vantaggi: Il ripristino è veloce ed automatico. Non occorre installare Windows prima di fare il ripristino.
Svantaggi: per lo stesso motivo, il ripristino riscrive l’intero disco (sistema operativo, documenti, foto, ecc.) portandolo allo stato in cui si trovava alla data di creazione del backup. In questo modo si perdono tutte le eventuali modifiche fatte al disco dopo quella data.




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