PRIMA PARTE
Breve storia di internet
La storia di Internet è direttamente collegata allo sviluppo delle reti
di telecomunicazione. L'idea di una rete informatica che permettesse agli
utenti di differenti computer di comunicare tra loro si sviluppò in molte tappe
successive. La somma di tutti questi sviluppi ha condotto alla “rete delle
reti”, che noi conosciamo oggi come Internet. È il frutto sia dello
sviluppo tecnologico, sia dell'interconnessione delle infrastrutture di rete
esistenti, sia dei sistemi di telecomunicazione.I primi progetti di questo disegno apparvero alla fine degli anni cinquanta. L'applicazione pratica iniziò alla fine degli anni sessanta. Dagli anni ottanta le tecnologie che oggi costituiscono la base di Internet cominciarono a diffondersi in tutto il globo (Italia compresa). Nel corso degli anni novanta la popolarità della rete è divenuta massiva in seguito al lancio del World Wide Web.
L'infrastruttura di Internet si è espansa in tutto il mondo per creare la rete mondiale globale di computer oggi conosciuta. Dopo aver unito tra loro i paesi occidentali, si è estesa ai Paesi in via di sviluppo. Oggi grazie a Internet si può avere accesso all'informazione da qualsiasi punto del pianeta, ma non per questo il Terzo mondo ha ridotto il divario digitale che lo separa dal mondo sviluppato. Internet ha contribuito a modificare l'economia mondiale, ma al prezzo di “incidenti di percorso” di elevata gravità, come la bolla speculativa della fine degli anni novanta.
La prima rete di computer: Arpanet
Le origini di Internet si trovano in ARPANET, una rete di computer costituita nel settembre del 1969 negli USA da ARPA (Advanced Research Projects Agency). ARPA fu creata nel 1958 dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per dare modo di ampliare e sviluppare la ricerca, soprattutto all'indomani del superamento tecnologico dell'Unione Sovietica, che lanciò il primo satellite (Sputnik) nel 1957, conquistando i cieli americani: quando la NASA le subentrò nella gestione dei programmi spaziali l'ARPA assunse il controllo di tutte le ricerche scientifiche a lungo termine in campo militare.Verso il
ARPANET venne pianificato e realizzato dall'IPTO (Information Processing Techniques Office). Questo dipartimento fu gestito in principio da Joseph Licklider, psicologo prima, scienziato informatico poi, al MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. ARPANET sarebbe servita a condividere online il tempo di utilizzazione del computer tra i diversi centri di elaborazione dati e i gruppi di ricerca per l'agenzia. L'IPTO si basò su una tecnologia rivoluzionaria: la commutazione di pacchetto (packet switching), sviluppata da Paul Baran alla RAND corporation e da Donald Davies al British National Physical Laboratory. Si puntava ad un network invulnerabile ad un attacco nucleare.
Così, nell'ottobre 1969 Leonard Kleinrock, titolare del laboratorio della UCLA, fu incaricato di creare il primo collegamento telefonico da computer a computer fra l'Università della California di Los Angeles e lo Stanford Research Institute, che furono così i primi due nodi di Internet: la prima applicazione che abbia mai funzionato su internet fu una sessione Telnet. Nel dicembre 1969 si aggiunsero alla connessione l'università di Santa Barbara e dello Utah, rispettivamente il terzo e quarto nodo. Il quinto nodo fu la BBN (Bolt, Beranek e Newman, una società di ingegneristica acustica di Boston convertita all'informatica applicata), nei primi mesi del 1970, che aveva implementato i primissimi protocolli di ARPANET.
Le reti che portarono da Arpanet a Internet
TCP/IP e NSFNETNell'estate del 1970 vennero collegati il sesto, settimo, l'ottavo e il nono nodo: rispettivamente il MIT, la Rand Corporation, la System Development Corporation e Harvard. Un ulteriore passo nello sviluppo di ARPANET fu quello di collegarla ad altri network, PRNET e SATNET, reti di comunicazione gestite da ARPA: alla fine del 1971 Internet era composta di 15 nodi, e alla fine del 1972 aveva 37 nodi. Fin da allora la sua crescita avveniva a velocità esponenziale.
Nel 1973 Robert Kahn, di ARPA, e Vinton Cerf, della Stanford University, misero per iscritto la struttura di Internet. Sempre nello stesso anno fu istituito il progetto del protocollo di controllo trasmissione (TCP), standard indispensabile per la comunicazione tra reti di computer. Nel 1978 Cerf, Postel e Crocker hanno aggiunto un protocollo tra rete e rete (IP), mettendo a punto il definitivo protocollo su cui ancor oggi opera Internet, il TCP/IP.
Nel 1983 il Dipartimento della Difesa statunitense, preoccupato per possibili buchi nella sicurezza, creò MILNET, per scopi unicamente militari. ARPA-INTERNET è subentrata come rete esclusivamente dedicata alla ricerca.
Nel 1986 la «National Science Foundation» americana creò la rete NSFNET per collegare le università americane ai propri supercalcolatori e raccordarle con ARPANET. Nel 1988 iniziò a usare come sua dorsale ARPANET.
Nel 1990 ARPANET, ormai obsoleta, è stata smantellata. La NSF è stata incaricata dal governo statunitense di amministrare l'intera rete accademica negli USA.
Con gli anni si è via via passati alla privatizzazione di Internet. Nel 1995, NSFNET è stata chiusa e la privatizzazione ha preso il sopravvento. Gli anni novanta hanno assistito al proliferare dei service provider. Ciò è stato possibile grazie al progetto originario di ARPANET, decentralizzato e basato su protocolli di comunicazione aperti.
I BBS
L'altra origine di Internet si trova nel "BBS" (Bulletin Board System), un sistema di bacheca elettronica sorto alla fine degli anni settanta. Nel 1977 due studenti dell'Università di Chicago, Ward Christensen e Randy Suess, hanno scritto un programma battezzato MODEM.ASM, che permetteva il trasferimento di file tra i loro personal computer e nel 1978 hanno messo a punto anche il Computer Bulletin Board System, che consentiva al pc di trasmettere e archiviare messaggi. Entrambi i programmi sono stati distribuiti dai loro creatori, in forma open source.
Nel 1983 Jennings ha ideato FIDO, un proprio programma per le BBS e che ha dato vita a una rete, FIDONET.
Per la comunicazione tra computer è fondamentale ciò che è emerso dalla comunità di utenti UNIX, nome di un sistema operativo sviluppato nei Bell Laboratories e rilasciato da Bell alle università nel 1974, con il codice sorgente e il permesso di implementarlo.
Il protocollo TCP/IP diventa mondiale
La prima connessione con questo protocollo al di fuori degli Stati Uniti fu stabilita nel 1982 con la Norvegia, e con la Gran Bretagna, a pochi mesi di distanza l'una dall'altra. I due Paesi erano già uniti ad Arpanet fin dal 1973, quindi si trattò in realtà della riconversione con la nuova tecnologia di una connessione già esistente.Il CERN di Ginevra: l'Internet europea
Nel
Ciò coincise con la creazione del RIPE (Réseaux IP Européens, Rete degli IP europei), da parte di un gruppo di amministratori di reti IP. La rete venne ideata durante le riunioni periodiche del gruppo. Successivamente, nel 1992, il RIPE venne registrato ufficialmente come cooperativa.
Asia e Pacifico
Alla fine degli anni ottanta anche le università del continente australiano completarono la revisione tecnologica della rete, eseguendo il passaggio al protocollo TCP/IP. D'altra parte tecnologie come l'X.25 e la UUCP si erano dimostrate molto costose e questo ne aveva limitato la diffusione. È nel 1989 che le università australiane si uniscono alla rete TCP/IP creando la AARNet.
In quegli stessi anni Internet cominciava il suo ingresso nell'esteso continente asiatico. Il Giappone, che nel 1984 aveva fondato JUNET, una rete dentro la rete UUCP, si connetté alla NSFNet nel 1989. La città giapponese di Kobe fu scelta come sede del meeting annuale dell'Internet Society per l'anno 1992.
Singapore sviluppò la sua rete TECHNET nel 1990; la Thailandia si unì alla rete mondiale nel 1992 grazie all'iniziativa dell'Università Chulalongkorn.
La biblioteca mondiale: da Gopher al Web
ARCHIE e WAISI ricercatori nel periodo che segue la creazione di internet cercarono di rendere l'utilizzo della strata più user-friendly in modo da raggiungere non solo studenti e ricercatori ma una vasta gamma di utenti.
Già nel 1989 fu avviato il primo passo in questa direzione, quando Peter Deutch della Mc Gill University di Montréal, inventa ARCHIE, un programma in grado di indicizzare il contenuto di molti archivi pubblici di file presenti su Internet e sino ad allora “sparsi” per la rete.
Poco tempo dopo fu sviluppato il primo sistema di “ricerca informazioni distribuito” il cosiddetto WAIS (Wide Area Information Server). WAIS era in grado da un lato, di indicizzare enormi quantità di file, dall'altro, di effettuare ricerche su di essi. Si pensi che nel server WAIS venne ospitato l'intero database delle RFC (Request For Comment). Vista la sua complessità, WAIS venne ben presto abbandonato.
Gopher e VERONICA
Il primo strumento (non si parla ancora di Browser) di “Interfaccia Universale” alle risorse di rete fu Gopher. Esso adottava menù descrittivi a struttura gerarchica e soprattutto si basava su un'architettura di tipo client-server. Al successo di Gopher contribuì enormemente un programma in grado di effettuare ricerche nel cosiddetto “Gopher-Space”: VERONICA (Very Easy Rodent Oriented Netwide Index to Computerized Archives).
Gopher fu inventato da Paul Lindner e Mark Mc Cahill. Il suo nome è dovuto alla mascotte dell'Università del Minnesota ed in inglese significa “marmotta”: un simpatico roditore che scava gallerie nel terreno. Poiché (metaforicamente) il Gopher “scava” gallerie attraverso Internet, i suoi inventori decisero di affibbiargli questo nome.
Mentre Gopher raggiungeva l'apice del suo successo, nei laboratori del CERN di Ginevra veniva sviluppato però il World Wide Web (WWW), la grande ragnatela mondiale.
Nascita del World Wide Web
Immagine della prima pagina Web creata al CERN
Tim Berners-Lee e Robert Cailliau nel 1990 misero a punto il protocollo HTTP e una prima specifica del linguaggio HTML, sulla base dei quali sono stati realizzati un primo programma browser/editor ipertestuale per il WWW, utilizzato all'interno del CERN nel 1991. Nel 1993 uscì la release Mosaic, che combinava una capacità grafica avanzata e diverse tecnologie d'interfaccia multimediali. Il padre di Mosaic è, a buon diritto, Marc Andreessen. Da loro nacque la Mosaic Communications, che poi prese il nome di Netscape Communication e creò il primo browser commerciale, Netscape Navigator, nel 1994, che successivamente è stato reso disponibile online. Microsoft scoprì Internet nel 1995 e fece uscire Internet Explorer insieme con il proprio sistema operativo Windows 95. Sempre nello stesso anno, la Sun Microsystem progettò il linguaggio di programmazione Java, che permette di eseguire programmi scaricati da Internet in sicurezza grazie alla tecnologia degli Applet. Nel 1998, ormai per pura concorrenza con Microsoft, Netscape rilasciò in rete il codice sorgente di Navigator.
Internet è nato nella mente e nelle utopie di tante persone nei primi anni sessanta, ma per la massa, per le imprese e per il mondo nel complesso, Internet nasce effettivamente nel 1995.
La facilità d'utilizzo connessa con l'HTTP e i browser, in coincidenza con una vasta diffusione di computer per uso anche personale, hanno aperto l'uso di Internet ad una massa di milioni di persone, anche al di fuori dell'ambito strettamente informatico, con una crescita in progressione esponenziale.
Su Internet viaggiano tantissime informazioni non solo
immagazzinate nei siti web, ma anche con e-mail, chatting, ecc. Quindi questo
canale è diventato una forma di comunicazione di massa.
Date principali della storia di Internet
Anno
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Avvenimento
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1960
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Avvio delle ricerche di ARPA, progetto del Ministero della
Difesa degli Stati Uniti
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1967
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Prima conferenza internazionale sulla rete ARPANET
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1969
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Collegamento dei primi computer tra 4 università americane
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1971
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La rete ARPANET connette tra loro 23 computer
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1972
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Nascita dell'InterNetworking Working Group, organismo
incaricato della gestione di Internet.
Ray Tomlinson propone l'utilizzo del segno @ per separare il nome utente
da quello della macchina. |
1973
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La Gran Bretagna e la Norvegia si uniscono alla rete con
un computer ciascuna.
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1979
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Creazione dei primi Newsgroup (forum di discussione) da
parte di studenti americani
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1981
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Nasce in Francia la rete Minitel. In breve tempo diventa
la più grande rete di computer al di fuori degli USA
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1982
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Definizione del protocollo TCP/IP e della parola "Internet"
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1983
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Appaiono i primi server dei nomi dei siti
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1984
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La rete conta ormai mille computer collegati
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1986
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Viene lanciato LISTSERV, il primo software per la gestione di una mailing list. Nasce “cnr.it”, il primo dominio con la denominazione geografica dell'Italia. È il sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche. |
1987
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Sono connessi 10mila computer
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1989
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Sono connessi 100mila computer
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1990
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Scomparsa di ARPANET; apparizione del linguaggio HTML
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1991
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Il CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) annuncia la
nascita del World Wide Web
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1992
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Un milione di computer sono connessi alla rete
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1993
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Apparizione del primo browser pensato per il web, Mosaic
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1996
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Sono connessi 10 milioni di computer
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1999
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Gli utenti di Internet sono 200 milioni in tutto il mondo
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2008
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Gli utenti di Internet sono circa 600 milioni in tutto il
mondo
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2009
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Gli utenti di Internet sono circa 1,5 miliardi in tutto il
mondo
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SECONDA PARTE
Cenni sulle attuali tecnologie per le reti dati
Internet è una grande “rete”, ma come è fatta ?
Da un punto di vista logico, si può immaginare internet come
se fosse costituita da due livelli: l’accesso ed il trasporto.
Il livello di accesso è quello che si interfaccia con gli
utilizzatori di internet, il trasporto invece è il livello che interfaccia i
fornitori del servizio.
TRASPORTO
Ogni fornitore di servizi internet, comunemente detto
provider, realizza una propria rete per il trasporto dei dati. Di norma
tale rete è costituita da nodi che possono essere distribuiti geograficamente.
Dal punto di vista fisico i nodi sono le cosiddette
centrali, che contengono gli apparati che costituiscono la rete. Gli apparati
più comuni per la gestione dei dati sono gli switch e i router. Sostanzialmente,
entrambi gestiscono il transito e lo scambio dei dati da un punto ad un altro. Per
dare una, seppur grossolana, definizione di utilizzo, si potrebbero vedere i
primi come gestori di dati tra utenti o tra reti di piccolo livello, i secondi
come punti di connessione tra reti di livello superiore
Una rete di questo tipo permette, ovviamente, la
comunicazione solo tra gli utenti che sono ad essa collegati.
In questo modo si realizza una “internet” ossia una rete di reti.
TERZA PARTE
Sistemi di accesso ad internet su rete fissa e mobile
Vengono presi in considerazione gli accessi per utenza
residenziale o comunque quelli maggiormante diffusi.
RETE FISSA
Dial up
La
prima tecnologia realizzata per la connessione ad internet è stata quella che
utilizza la modalità in dial-up. Il cliente tramite un modem situato nella
propria abitazione, compone un numero, quindi attiva a tutti gli effetti una
telefonata, “chiamando” e quindi collegandosi con un analogo apparato presso la
centrale del provider. In centrale viene stabilita la connessione tra il modem
chiamato e internet.
In questa modalità viene impegnata completamente la linea
telefonica, per cui quando ci si collega ad internet non è possibile effettuare
ulteriori telefonate.
La velocità di connessione può raggiungere al massimo i 56
Kbit/s (128 Kbit/s su linee ISDN). Questo si traduce generalmente nell’avere
una banda internet disponibile di qualche Kbyte/s (quando va bene, circa 5).
Per avere un’idea dell’ordine di grandezza di tale banda, per scaricare un file
mp3 medio, circa 3 Mbyte, occorrono 10 minuti, per un film in dvd, 3 Gbyte, …
174 ore !
ADSL
Con l’evoluzione tecnologica sono stati introdotti dei modem
che, seppur impiegando la solita linea telefonica, permettono di trasportare
sia il segnale telefonico tradizionale che quello della connessione dati. Ciò è
stato possibile, facendo viaggiare il segnale internet in una banda di
frequenza diversa dalla fonia
La connessione viene realizzata inviando la richiesta
all’apparato in centrale, non effettuando una chiamata telefonica ma tramite la
banda dedicata ai dati. Per cui è possibile utilizzare contemporaneamente sia
il telefono che l’accesso ad internet.
La fonia e i dati devono essere separati, tramite dei
filtri, altrimenti si avrebbe la sovrapposizione dei segnali elettrici, che impedirebbe il
funzionamento degli apparati.
La massima velocità di aggancio del model ADSL
commercializzata attualmente è di 20 Mbit/s. In realtà la banda internet
utilizzabile massima è di circa un ordine di grandezza inferiore.
Per esempio una ADSL commercializzata a 7Mbit/s (896
Kbyte/s) fornisce mediamente una banda internet di circa 300-400 Kbyte/s,
quando va bene.
RETE MOBILE
Per la connessione ad internet da rete mobile, sono state
realizzate fondamentalmente tre tecnologie.
Dial up
Come nel caso della rete fissa, tramite un telefono
cellulare collegato al computer è possibile effettuare una chiamata ad un modem
nella centrale dell’operatore mobile ed attivare una connessione ad internet.
La connessione dati viaggia sulla banda della fonia che per la rete mobile ha
un’ampiezza minore di quella della rete fissa. Con tale sistema la connessione
dati che si realizza ha un’ampiezza di 9Kbit/s (circa 1 Kbyte/s).
Modem dati incorporato nel telefono
In questo caso il terminale mobile non effettua una chiamata
sulla rete di fonia, ma stabilisce una connessione sulla rete mobile. Non è
possibile comunque effettuare contemporaneamente telefonate e connessioni dati,
perché il telefono non lo permette.
Le velocità che si riescono ad ottenere sono paragonabili ad
una connessione dial up su rete fissa.
Schede esterne/chiavette
Recentemente sono stati inseriti sul mercato alcuni tipi di
modem realizzati su supporti esterni al terminale mobile e che vanno collegati
al computer. Un primo tipo utilizza schede PCMCIA, per cui si possono
utilizzare su computer dotati di tale interfaccia.
Il tipo di modem mobile esterno attualmente più diffuso
utilizza una connessione usb. Comunemente sono chiamati “chiavette”.
Nonostante le roboanti campagne pubblicitarie, che
assicurano ampiezze di banda paragonabili all’ADSL, le velocità ottenibili con
questa tecnologia, quasi mai raggiungono i livelli della più scarsa delle ADSL.
Il problema principale delle connessioni mobili, in genere,
è la condivisione della banda sulla cella radiomobile. In pratica per
connettere la cella alla rete dell’operatore, di solito, vengono utilizzate
capacità trasmissive che sono dello stesso ordine di grandezza della capacità
nominale di una singola connessione dati di utente. In tale situazione soltanto
il primo utente che si collega ha a disposizione teoricamente la banda
commercializzata. Dal secondo in poi la banda viene condivisa, fino ad avere
prestazioni fortemente degradate in caso di numerose connessioni contemporanee.
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