Manutenzione minima
In Windows sono disponibili alcuni programmi utili per fare
una manutenzione di base del nostro computer.
Con tali strumenti si può effettuare la pulizia di file non
più utilizzati, la verifica dei dati scritti sull’hard disk e la deframmentazione
dei file.
Pulitura Disco
Con il tempo sul disco del pc rimangono memorizzati diversi
file che non vengono più utilizzati.
Tali file oltre ad occupare spazio sul disco, possono essere
dannosi, specialmente i file temporanei di Internet Explorer, perché possono
contenere spyware che raccolgono, a nostra insaputa, le informazioni personali
per inviarle su internet.
1) Per avviare l’utilità di “Pulitura del disco”, aprire Risorse
del Computer (Computer su Windows 7):
2) si aprirà la finestra corrispondente in cui sono elencate
tutte le unità del pc, (hard disk, DVD, ecc.) :
3) la pulitura, di solito, va fatta sulle unità “Disco
locale”.
Cliccare una volta con il tasto destro del mouse e poi
selezionare la voce “Proprietà” dal menu visualizzato:
4) si aprirà una finestra da cui bisogna selezionare il
bottone “Pulitura disco”:
5) Il programma di pulitura avvierà una verifica dei file
che sono potenzialmente da cancellare. Un messaggio informerà dell’operazione
in corso. Attendere che questa fase sia terminata (su computer obsoleti possono
occorrere diversi minuti):
6) Terminata la verifica, viene visualizzata la finestra che
elenca le tipologie di file che possono essere cancellati.
7) Se non si sa bene quali cancellare, possono essere
selezionate con tranquillità le voci:
Programmi scaricati
File temporanei Internet
Cestino
Quindi premere il bottone “OK” per avviare la pulitura.
Comparirà un messaggio di avviso, per conferma:
8) Selezionando “Si”, verrà visualizzata una finestra con
l’indicazione delle operazioni eseguite e l’avanzamento:
9) Al termine, chiudere le finestre precedentemente aperte.
Ripetere, eventualmente, questa procedura per tutti gli hard
disk
Correzione errori
disco
Per migliorare le prestazioni del computer, può essere utile
controllare l'integrità dei file salvati sul disco rigido con l'utilità “Controllo
errori”.
Nel disco rigido possono esserci dei settori danneggiati. I
settori danneggiati rallentano la funzionalità del disco e a volte rendono
difficile o addirittura impossibile la scrittura dei dati o il salvataggio dei
file. L'utilità Controllo errori effettua la scansione del disco rigido alla
ricerca di settori danneggiati e di eventuali errori del file system (la
struttura in base alla quale vengono memorizzate le informazioni: unità,
cartelle, file, ecc.), per verificare che non vi siano file o cartelle danneggiate
o illeggibili.
1) Per avviare l’utilità procedere come nella procedura
precedente fino al punto 3), dalla finestra delle proprietà del disco, selezionare
la voce “Strumenti”:
2) Selezionare il bottone “Esegui ScanDisk” dalla sezione
Controllo errori:
3) Verrà visualizzata la finestra con le impostazioni di
controllo, selezionare le opzioni desiderate (normalmente entrambe) a premere
il bottone “Avvia” :
4) Normalmente un messaggio avviserà che l’operazione
richiesta non può essere avviata al momento, ma si può impostarla in modo che
venga eseguita al successivo avvio del computer:
5) Confermare e chiudere tutte le finestre precedentemente
aperte. Al successivo avvio del computer, scandisk eseguirà il controllo del
disco selezionato. Ripetere, eventualmente, la procedura anche per gli altri
hard disk.
Deframmentazione
La frammentazione del disco rallenta le prestazioni generali
del sistema. Se i file sono frammentati, quando uno di essi viene aperto viene
eseguita una ricerca sul disco rigido per ricostruirlo. Tale operazione può
richiedere diverso tempo, a seconda del grado di frammentazione.
La deframmentazione ottimizza la disposizione dei file in
modo che ognuno di essi occupi uno spazio contiguo sul disco. In tal modo la
lettura e la scrittura sul disco risulteranno più veloci.
1) Selezionare la voce “Strumenti” dalla finestra Proprietà
come al punto 1) della procedura precedente e selezionare il bottone “Esegui
Defrag” dalla sezione Deframmentazione:
2) Verrà visualizzata la finestra “Unità di deframmentazione
dischi”. Selezionare un disco alla volta dall’elenco visualizzato e premere il
bottone “Analizza”, per verificarne lo stato di deframmentazione:
3) Comparirà un messaggio con il risultato dell’analisi, nel
quale verrà suggerito di deframmentare il disco in esame, se necessario. Si può
scegliere di avviare comunque la deframmentazione con il relativo bottone:
4) La deframmentazione può essere un’operazione lunga,
soprattutto in computer obsoleti. Sarebbe buona norma eseguire l’operazione
lasciando lavorare il computer, senza utilizzarlo ulteriormente.
In ogni caso l’operazione può essere sospesa o fermata, in
qualsiasi momento, tramite i relativi bottoni.
Può essere rischioso se venisse a mancare l’alimentazione al
computer mentre è in corso una deframmentazione, per cui bisogna assicurarsi
che non manchi mai la corrente:
5) In Windows 7 le finestre sono leggermente differenti. In
ogni caso le azioni da compiere sono le stesse (Analizza Disco e Deframmenta
Disco):
6) Sempre in Windows 7, si può programmare la deframmentazione
automatica tramite il bottone Configura pianificazione:
6) Chiudere tutte le finestre precedentemente aperte.
Ripetere, eventualmente, la procedura anche per gli altri hard disk.
Col termine backup, generalmente, si intende il salvataggio
di singoli file, o di tutto il contenuto degli hard disk su altri supporti di
memorizzazione. Lo scopo del backup è creare una copia di sicurezza dei nostri
dati. Nel caso in cui l’hard disk normalmente utilizzato si danneggi, può
essere tranquillamente sostituito da uno nuovo, sul quale possono essere
ripristinati i file salvati in precedenza. Per cui il backup è un’operazione
che VA FATTA SEMPRE E PRIMA POSSIBILE, il grado di urgenza è
direttamente proporzionale all’importanza dei file da salvare.
Prima o poi tutti i supporti di memorizzazione diventano
inutilizzabili e per non piangere sulle foto perse per sempre o sulla tesi irrimediabilmente
danneggiata, bisogna organizzare un bel backup.
Per uso domestico, fondamentalmente, si possono utilizzare
due tipi di backup:
copia di singoli file o intere cartelle
copia bit a bit dell’intero contenuto del disco (creazione
immagine o clonazione)
Per il primo tipo, come supporto di memorizzazione per la
copia di sicurezza dei file, a seconda delle dimensioni si può utilizzare una
chiavetta USB oppure un disco esterno. L’operazione di copia è banale e si
esegue nella maniera già nota.
Vantaggi: si possono salvare e ripristinare esattamente i
file scelti
Svantaggi: occorre che windows sia installato prima di
ripristinare i file
Per il secondo tipo è necessario un disco esterno. Per la
creazione dell’immagine del disco di origine, esistono diversi prodotti
commerciali. Il più conosciuto è il Symantec Ghost. In Windows 7 è stata
aggiunta la funzionalità di creazione immagine di sistema all’interno
dell’utilità di backup.
Vantaggi: Il ripristino è veloce ed automatico. Non occorre
installare Windows prima di fare il ripristino.
Svantaggi: per lo stesso motivo, il ripristino riscrive
l’intero disco (sistema operativo, documenti, foto, ecc.) portandolo allo stato
in cui si trovava alla data di creazione del backup. In questo modo si perdono
tutte le eventuali modifiche fatte al disco dopo quella data.